martedì, settembre 30, 2008

 

Indice HEGI

WASHINGTON – Lo «tsunami finanziario» abbattutosi su Wall Street – così lo definisce il Washington Post – non ha fatto vittime solo tra i banchieri e i loro giovani leoni. Sta mettendo sul lastrico anche spogliarelliste, ballerine, ed «escort», le ragazze-compagnia con cui, sposati o non, i big e i meno big spartivano le ricchezze. Lo svela un avvocato di Manhattan, Edward Hayes, noto viveur. Hayes ha creato due indici finanziari – e come non poteva? – per misurare l’impatto della crisi, l’Hegi e l’Hesi. L’Hegi, acronimo di «High end girlfriend index» (Indice delle accompagnatrici d’alto bordo), e l’Hesi, acronimo di «High end stripper index» (Indice delle spogliarelliste di alto bordo) danno l’allarme quando i banchieri e i loro giovani leoni spendono meno di 500 dollari a testa per le ragazze.

«È da un mese che le ragazze vedono sempre meno clienti, e che i clienti spendono sempre meno» ha riferito l’avvocato, che ne rappresenta una decina. «Se continua così, le ragazze faranno la fame». A quanto riferito dal Washington Post, la piaga delle «girls» non ha commosso la maggioranza dei newyorchesi, che pur rammaricandosi per loro sembra godere della difficoltà dei big e meno big di Wall Street. Rachelle Patchman, una consulente di relazioni pubbliche, ha dichiarato al giornale di «sentirsi vendicata» della loro ingordigia e disonestà: «Anziché alle ragazze daranno soldi agli psichiatri» ha detto con perversa soddisfazione. «Per loro, la caduta del tenore di vita sarà un trauma».

Il Washington Post ha sorvolato sui danni alla prostituzione, sempre più fiorente, che rischiava di conferire alla Grande mela l’immagine di una moderna Sodoma e Gomorra. Ma non ci sarà settore delle attività newyorchesi che si salverà dalla crisi: Wall Street è la fonte di finanziamento della città e il sindaco Michael Bloomberg ha già ordinato un taglio di un miliardo e mezzo di dollari nelle spese nei prossimi due anni. Senza volerlo, il Washington Post suggerisce un’alternativa alle spogliarelliste, ballerine, escort, ecc: trasferirsi nella capitale. «Il potere è qui» afferma, riferendosi al salvataggio delle banche da parte dello Stato, «adesso sono i politici a decidere». Resta da vedere se i politici siano tanto disinibiti e spendaccioni quanto lo sono stati i banchieri.


domenica, settembre 28, 2008

 
...le fragole sono mature...la torta è in forno...7+3=11...l'orologio segna le 4...

martedì, settembre 16, 2008

 

Legge Carfagna: diventa reato la prostituzione per strada


E' stato approvato dal Consiglio dei ministri il disegno di legge del ministro per le Pari opportunita', Mara Carfagna, che introduce il reato di esercizio della prostituzione in strada e, piu' in generale, "in luogo pubblico". A rischiare multe salatissime fino a 3.000 euro e il carcere (da 5 a 15 giorni) non saranno solo le lucciole, ma anche i clienti. Arresto e multa non solo per chi si prostituisce ma anche per i clienti, pene piu' severe per chi appartiene a un'associazione per delinquere finalizzata allo sfruttamento della prostituzione, rimpatrio per i minorenni stranieri costretti a prestazioni sessuali. Sono i punti principali del ddl, composto da 4 articoli. L'articolo 1 (che modifica la legge Merlin del 1958) introduce il reato di esercizio della prostituzione: arresto da cinque a quindici giorni e ammenda da 200 a 3.000 euro per chi offre prestazioni sessuali, pena applicata anche ai clienti delle 'lucciole'. Se la prostituzione -si spiega nella relazione illustrativa- deve considerarsi "fenomeno di allarme sociale", non puo' ammettersi un "distinto trattamento" tra chi la eserciti e chi se ne avvalga. Il ddl Carfagna, quindi, mira ad introdurre misure che "tutelino la dignita' ed i valori della persona umana e la sua liberta' di determinazione", prevenendo "le cause di un diffuso allarme per l'ordine pubblico e la sicurezza". Con l'introduzione del reato di prostituzione in luogo pubblico o aperto al pubblico si vuole eliminare la prostituzione di strada e, contemporaneamente, contrastare lo sfruttamento. Per questo, l'articolo 3, prevede anche pene piu' pesanti per chi organizza o partecipa ad un'associazione a delinquere finalizzata allo sfruttamento della prostituzione: nel primo caso si rischia da 4 a 8 anni di reclusione, nel secondo da 2 a 6 anni. Un punto importante inoltre e' dedicato alla prostituzione minorile: carcere da 6 a 12 anni e multa da 15 mila a 150 mila euro per chi "recluta o induce alla prostituzione una persona di eta' inferiore agli anni diciotto" o "favorisce, sfrutta, gestisce, organizza o controlla la prostituzione di una persona di eta' inferiore agli anni diciotto, ovvero altrimenti ne trae profitto". Chiunque compia atti sessuali con un minore di eta' compresa tra i 16 ed i 18 anni, in cambio di denaro od altro, potra' essere punito con la reclusione da 6 mesi a 4 anni e con la multa da 1.500 a 6.000 euro. Se il minorenne ha meno di 16 anni, la pena e' aumentata da un terzo alla meta' e le attenuanti non possono essere equivalenti o prevalenti rispetto al prescritto aumento di pena. I minori stranieri non accompagnati che esercitano la prostituzione nel nostro Paese saranno riaffidati alla famiglia o alle autorita' responsabili del loro Paese d'origine. Con un regolamento da emanarsi entro 60 giorni dall'entrata in vigore della legge, verranno stabilite procedure accelerate e semplificate per il rimpatrio del minore.

giovedì, settembre 11, 2008

 

HELL fiRe


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