lunedì, agosto 29, 2005

 

SONNOOOOOO!

Jet lag
Turbe del sonno, inappetenza, nausea, irregolarità dell’intestino, malessere generale, senso di spossatezza, riduzione dell’efficienza psichica con depressione del tono dell’umore. Si tratta di una sindrome complessa alla quale contribuiscono un gran numero di variabili. La ragione fondamentale è la desincronizzazione dei ritmi circadiani che manifestano un’inerzia ad adattarsi alle nuove alternanze di luce e buio. La sindrome tende a presentarsi principalmente in individui sopra i 50 anni di età e durata e severità sono proporzionali al numero di fusi orari attraversati, alla direzione (est o ovest) del volo e all’ora di partenza e arrivo. Allungare o accorciare il giorno non è la stessa cosa. È, infatti, dimostrato che spostandosi verso est è necessario il 50% in più di tempo per riadattarsi rispetto a quando si va verso ovest. Perciò cambiare il proprio fuso orario di 12 ore verso ovest necessita di 6 giorni di risincronizzazione, mentre se le stesse 12 ore vengono cambiate andando verso est i giorni diventano 9. Il disturbo si manifesta, in genere, il secondo giorno dopo l’arrivo poiché il sonno del primo giorno recupera quanto perso durante il viaggio aereo. La durata del disturbo è di 2-3 giorni circa, arrivando ad un massimo di 7-10 per i viaggi verso est che hanno comportato l’attraversamento di 8-12 fusi orari. Ogni giorno si dovrebbero recuperare circa 90 o 60 minuti rispetto allo sfasamento, rispettivamente da volo verso ovest e verso est.

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